Vampiri che amano troppo. Sazia di sangue, la telespettatrice si emoziona

Tra un morso e l'altro, ci sono finalmente arrivata. La risposta mi è balenata in mente guardando il settimo episodio (meglio tardi che mai, lo so, c'è speranza per tutti). Ora tutto quel sangue e quel sesso assumono per me un significato più profondo... o così mi giustifico mentre sbavo davanti alla serie più hard e più gore della TV.
Quelle raccontate nella terza stagione di True Blood sono tutte storie di amore disfunzionali. Relazioni squilibrate e pericolose, basate spesso sull'abuso e la dipendenza affettiva. Amori distruttivi che condannano i loro protagonisti all'infelicità. Ecco il grande tema di fondo della stagione.

Sookie e Bill, come Jessica e Hoytt, sono prigionieri di un amore fortissimo e forse impossibile: un umano e un vampiro, inconciliabili come il giorno e la notte, la vita e la morte, il calore dei sentimenti e la freddezza dell'istinto. La pericolosità della loro relazione emerge di nuovo con forza quando Bill per salvarsi "abusa" di Sookie e rischia di ucciderla... e lei, come tante donne vittime dai loro uomini, si ostina a discolparlo davanti a tutti.

Con ben più cinismo, i genitori di Sam Merlotte e Tommy abusano ripetutamente del figlio minore che, nonostante tutto, li giustifica, perpetuando la loro relazione malata.

Il lupo Alcide è ancora innamorato, suo malgrado, di quella tossica di Debbie, tanto stupida quanto pericolosa.

Anche quella tra Bill e Lorena, la sua creatrice, è una relazione distruttiva in cui ognuno fa del male all'altro. Lei ho ha condannato all'infelicità ma, a modo tutto suo, lo ama, destinata a non essere mai ricambiata, anzi a morire proprio per mano del suo amato.

Ne sappiamo ancora poco ma sembra che anche Crystal e i suoi familiari siano prigionieri di un rapporto violento e tragico.
In modo molto diverso, lo sono anche Lafayette e la madre.

In definitiva, è proprio questo amore cieco, irrazionale, autodistruttivo e più potente anche dell'istinto di sopravvivenza a rendere tutti quei freak - vampiri, licantropi, mutaforma e sensitivi - molto umani.

Risposte ai problemi della vita # 27

"Mentre tutti erano lì fuori a vivere la loro vita, io ho sprecato la mia guardando la TV, perché nel profondo sapevo che un giorno mi avrebbe aiutato a salvare il mondo".

Fry, Futurama

Risposte ai problemi della vita # 26

"Suonare il blues non serve a farti stare meglio, ma a far stare peggio chi ti ascolta. E a ricavarne qualche soldo, già che ci sei".

Gengive Sanguinanti Murphy, The Simpsons

Sookie pioggia di sangue. La telespettatrice assetata

La prima stagione di True Blood gettava uno sguardo inedito alla figura del vampiro: tra canini e catene d'argento, mutaforma e serial killer la serie faceva riflettere in modo originale su diversità e pregiudizio, dipendenza dalle droghe e sfruttamento.

La seconda stagione, con le milizie del sole decise a sterminare i vampiri, echeggiava il fanatismo religioso dell'era di Bush jr, la guerrra santa, il ku klux klan e il sarificio di Cristo.

La terza stagione... beh per ora ci ha offerto sogni erotici e lotte tra cani, vampiri contro lupi mannari, piogge di sangue, decapitazioni, amanti che si dissanguano a vicenda e un brutale amplesso vampiresco con giramento di testa in stile esorcista. Insomma, sesso selvaggio e litri di sangue. Cos'altro chiedere... se non "Sì, sì, ancora!"