Dirt. Il piacere proibito di una telespettatrice morbosa

Se siete stufi degli heroes della domenica che fanno a gara per salvare il mondo.
Se siete sempre stati attratti dal lato oscuro della forza.
Se da piccoli amavate Crudelia Demon.
Se la pensate come Mark Twain che apprezzava il paradiso per il clima ma gli preferiva l'inferno per la compagnia.
Allora non potete perdere Dirt, domenica sera su La7, il nuovo telefilm con Courtney Cox.

Se poi siete anche i tipi che si divertono con le riviste più pettegole e godono nello scoprire chi ha tradito, chi si è spogliato, chi - orrore! - è ingrassato... beh, sicuramente lo conoscete già e non ne avete perso neanche un minuto. Perché Dirt è ambientato nel sordido mondo della stampa scandalistica.

Chi ha visto i primi due episodi sa che la protagonista è l'algida Lucy Spiller, direttrice della rivista "Dirt Now!" - un nome un programma. E che non si ferma davanti a nessuna bassezza per ottenere i suoi scoop.
Lucy vive per il lavoro, in un mondo di squali in cui è allo stesso tempo carnefice, con i suoi scoop, e vittima, perché al primo passo falso c'è già chi è pronto a prendere il suo posto.
Ma anche lei ha, in fondo, un lato umano: così, dopo ogni battaglia vinta con l'ennesimo colpo basso, la vediamo la sera nella sua splendida casa, in compagnia del suo fedele... vibratore (una presenza importante nello show, forse sarà candidato a un Emmy, poi l'immancabile spinoff).

Ora, io non rientro nei lettori di questi giornali, non ho mai neanche guardato un reality, non conosco nomi e non riconosco facce dei vari vip televisivi italiani... ma inspiegabilmente, o forse proprio per questa mia lunga astinenza dal pettegolezzo mediatico, provo un piacere morboso nel guardare Dirt. Ecco, ho fatto outing. E non mi discolperò dicendo che è un telefilm bellissimo e che è scritto così bene che è impossibile resistergli; anzi ammetto che i personaggi non sono abbastanza riusciti e si sfiora pericolosamente il trash. Insomma, c'è di meglio in TV e non so se vedremo mai una seconda stagione di Dirt. Eppure...

Non so voi, ma è con un misto di orrore e fascinazione che io guardo Lucy ordire tranelli, corrompere e ricorrere ad ogni tipo di meschinità. Seminando vittime in un mondo, quello dello spettacolo, in cui l'immagine è tutto e una foto rubata può decidere la vita o la morte di una star.

E' un po' come guardare quei documentari con il coccodrillo che in 10 secondi fa a pezzi la gazzella...

Aiuto, credo che il lato oscuro stia prendendo il sopravvento dentro di me. Datemi un casco nero e una spada laser.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo Luk che tu abbia centrato il punto: Dirt è scritto benissimo, per questo piace anche a me che pure non sono un gossipparo...
Ma non è forse così per tutte le (migliori) serie americane?
Qualsiasi mondo (lavorativo, affettivo, etc.) descrivano... In quei 45/50 minuti diventa il TUO mondo.
Così, negli anni, io mi sono trovato a mio agio in un "pronto soccorso di chicago", anche se nella realtà alla vista del sangue svengo... E ho solcato l'universo "sulla plancia di una nave interstellare", anche se nella realtà mi prende l'ansia solo per organizzarmi le vacanze estive...
E' il karma catodico delle serie: ogni "drama" è una reincarnazione possibile per noi spettatori...

Lucrezia Corti ha detto...

Yuza, bellissima l'idea del karma catodico e della reincarnazione: effettivamente con le migliori serie funziona proprio così...
Mi ricordo quando da piccola vivevo in una casa nella prateria, ma poi l'ho lasciata per un appartamento a Manhattan. E poi le freeway di Los Angeles, i tribunali di Boston... la prigione di Fox River!

pri ha detto...

sto provando ad usare il mio account blogger...
comunque ho capito di aver sbagliato tutto.guardo heroes e non capisco niente invece dovrei cambiare canale!
pri

Anonimo ha detto...

I love to be Dirt!

pri ha detto...

lo devo ammettere...non ce l'ho fatta!
ho aspettato e tergiversato, ho visto gli ultimi 10 minuti di crozza italia (che non pensavo ma mi è piaciuto, ma non è un telefilm quindi non ne parlerò), poi...sarà stata l'età o l'ora legale, alla prima inquadratura di monica/lucy...mi sono addormentata!
ci riproverò domenica prossima!

pri ha detto...

finalmente anch'io l'ho visto. e sono rimasta stregata. sarà il gusto per la morbosità? sarà che in fondo godo a sapere che anche i ricchi piangono? anche se sono ricchi virtuali e piangono lacrime di cerone? guarando dirt, posso auto assolvermi da un punto di vista intellettuale perché è un telefilm, mica lo faccio davvero, mica leggo giornali scandalistici io. anche se, come avete già detto voi, finché dura la puntata la realtà è quella. e io non riesco a staccare gli occhi dal teleschermo.